INFORMAZIONI - Insonnia | |
Scritto da Dott. Alessio Penzo | |
INSONNIA : IPOTESI NEUROFISIOLOGICA
L'insonnia è quasi sempre una patologia delle fasi di sonno Non REM. Grazie all'analisi microstrutturale è stato possibile osservare come l'insonnia sia legata in particolar modo all'incapacità del sistema nervoso di portare la sincronizzazione EEG fino al livello massimo che si raggiunge negli stadi di sonno più profondo e ristoratore, gli stadi 3 e 4. Ciò spiega il fatto che, nella maggior parte dei casi, gli insonni presentano una carenza di questi due stadi. Si configura quindi un'ipotesi neurofisiologica dell'insonnia in base alla quale essa si produce a causa di un fattore perturbante esterno o interno.
INSONNIA E CAP rate
Il CAP rate è la quantità di Tracciato alternante ciclico, cioè il pattern bifasico composto da arousal transitori (fase A) interrotti periodicamente dall’attività di fondo del sonno NREM (fase B). Decrementi importanti dei valori patologici del CAP rate possono essere ottenuti mediante l'uso di: - Zolpidem - Benzodiazepine - Zopiclone - Trazodone (antagonista 5HT2) Livelli elevati di CAP rate si possono ritrovare in diverse patologie tra cui: - Parossismi EEG nell’epilessia primaria: il 68% di tutte le scariche EEG presenti nel sonno NREM compare durante il CAP. - Mioclono periodico notturno: il 92% di tutte le scosse in fase NREM si presenta durante il CAP. - Sindrome delle apnee ostruttive (OSAS): il 96% di tutte le pause respiratorie di questa sindrome si verificano in CAP. - Sonnambulismo e Pavor nocturnus: il 60% degli episodi di stadi 3 e 4 sono associati con il CAP.
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